Foley

2023
Di
Andrea Saitta
Regia
Andrea Saitta
Con
Gaia Bevilacqua
Giorgio Cannata
Andrea Saitta
Scene, costumi e maschere
Alessandra Bruno
Luci
Fiorenza Dado
Audio
Lucio Bacile
Foley si interroga su quali siano i suoni delle guerre, da chi sono prodotti e che effetto hanno sulla popolazione civile. La compagnia guardando la situazione mondiale postpandemica, sente l’esigenza di affrontare il delicato tema della guerra, partendo dal suono di tre storie semplici.
Il lavoro prende spunto dall’arte dei Foley (rumoristi) nel campo cinematografico, da quel particolare modo di produrre i suoni del vissuto attraverso oggetti semplici e di riciclo. La compagnia, ispirandosi a questo lavoro, lo porta sul palco per accompagnare tre storie silenziose e mimate che si intrecciano.
Tre personaggi accompagneranno lo spettatore: un anziano pescatore, un soldato in trincea e una giovane donna. Tre maschere immerse nel loro quotidiano che viene destabilizzato dall’arrivo della guerra invisibile ma presente.
Le maschere realizzate da Alessandra Bruno, sono a metà tra una maschera larvale e una espressiva. La possibilità che ci da la maschera larvale è quella di lasciare sempre in sospeso l’espressione della bocca del nostro personaggio, lasciando allo spettatore la possibilità di immaginare, guidato attraverso l’espressività corporea, lo stato d’animo del personaggio in scena. Una loop station, un tavolo con vari oggetti di riciclo, due microfoni e un palco vuoto: questi gli ingredienti per costruire uno spettacolo sonoro invisibile, tragicomico e poetico capace di far sentire e vedere le assurdità della guerra.