Rêver
2021
Regia
Andrea Saitta
Di e con
Giorgio Cannata
Noemi Quattrocchi
Andrea Saitta
Scena, costumi e bestiario
Alessandra Bruno
Ricerca musicale
Andrea Saitta
Luci
Fiorenza Dado
Genere: Nuovo circo, mimo, trasformismo, acrodanza
Tematiche: Sogno, paure.
“Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli” – Herman Hesse
Quanto un sogno può essere reale? E quanto invece la realtà può avvicinarsi a un sogno?
Rêver indaga questo sottile confine che c’è tra il concreto e l’onirico, uno spettacolo metafisico che conduce lo spettatore in mondo surreale dove tutto può accadere.
Tre sono i personaggi che fin dalla prima scena ci mostrano la loro condizione di “dormienti”, come se vivessero in una fase Rem perenne che li porta ad affrontare le loro paure, le loro insicurezze e che mette in mostra la loro fragilità.
Grazie al mimo, l’acrobatica e il lavoro sul clown teatrale, pieno di silenzi e di sguardi, Rêver, non ha bisogno di parole e diventa fin da subito comprensibile a tutti, l’unione di queste discipline e la diversità di formazione dei tre protagonisti lo rende comico a tratti ma con picchi poetici e grotteschi.
Tutto inizia con una danza, i protagonisti sembrano dormire, si lasciano andare sicuri ai loro sogni coscienti che nulla potrà danneggiarli spalleggiandosi a vicenda e sostenendosi. Li ritroviamo dentro un lettone verticale, alla ricerca della posizione ideale per iniziare il viaggio verso il mondo dell’immaginario.
Da li in poi è un susseguirsi di sogni nei sogni, tra situazioni metafisiche e gag, un percorso che affronteranno ora insieme ora singolarmente.
Grazie ai costumi, animali insoliti sul filo del surrealismo prenderanno vita sul palco, trasformismo e mimo aiuteranno lo spettatore ad entrare in questo sogno ad occhi aperti.